Qualità della vita, Qualità del lavoro
Venerdì 2 ottobre si è tenuto a Sestri Levante il convegno “Qualità della vita, Qualità del lavoro. Esperienze, riflessioni e tecniche per vivere e lavorare meglio” durante il quale si è affrontato il tema del benessere in una prospettiva individuale, ma anche organizzativa. I diversi speaker intervenuti, coordinati da Walter Passerini (La Stampa), hanno evidenziato come il benessere delle persone debba considerarsi un importante obiettivo individuale – per aumentare la qualità della vita – organizzativo – per ridurre assenteismo, malattia e aumentare le prestazioni – sociale – per ridurre il costo della spesa sanitaria di una nazione.
Nello specifico, si è messo in luce come il benessere personale dipende da due dimensioni, quella fisica e quella mentale/psicologica e come questi due aspetti abbiamo confini difficili da tracciare, evidenziando delle relazioni di interdipendenza reciproca. Di particolare interesse il contributo del prof. Marco De Angelis (Università dell’Aquila) che ha sottolineato come l’attività fisica svolta con buona intensità impatta su entrambe le dimensioni e come la condizione di mindfullness, così tanto celebrata in questo periodo, sia raggiungibile con più efficacia e beneficio proprio attraverso l’attività fisica che non attraverso le diverse forme di meditazione. Ancora, l’importanza di svolgere l’attività fisica in ambienti naturalistici e il più possibile “selvaggi” per riattivare tutti i nostri sensi e permettere alla nostra parte più “animale” di trovare una giusta espressione.
Una buona parte delle riflessioni proposte è stata poi dedicata al tema dell’”ageing” e alla gestione della popolazione aziendale over 50. Interessante, in questo senso, l’evidenza di una scarsa sensibilità organizzativa rispetto al tema e la necessità di agire in modo preventivo, considerando il progressivo invecchiamento della popolazione in Italia, l’allontanamento del traguardo pensionistico e, soprattutto, la consapevolezza che il processo di invecchiamento fisico e mentale inizia a partire dall’età di 25-30 anni.
Durante il workshop pomeridiano, la riflessione si è spostata sulle leve organizzative che possono essere attivate per migliorare il wellness aziendale, inteso come gestione delle organizzazioni basata su valorizzazione delle persone, soddisfazione ed energia. I diversi driver su cui orientare l’intervento organizzativo sono di natura relazionale, strutturale e di politica aziendale (welfare aziendale).
Nel corso della mattinata è stato consegnato il Premio “Qualità della vita, Qualità del lavoro 2015” assegnato a Sanofi, nonché il riconoscimento ai cinque migliori progetti che il Comitato Scientifico ha voluto segnalare, tra i quali “Creare la cultura desiderata in Necsi” presentato da 300GRAMMI. A raccontare alla numerosa platea di partecipanti il nostro progetto Mascia Alberti.
Francesca Chiara